Perché Perorossino
La vigna in cui sono coltivati i cinque vitigni storici che vanno a comporre questo Perorossino ha visto trascorrere oltre 60 inverni, da sempre si esprime con rese per ettaro estremamente limitate e offre grappoli ricchi e concentrati, ottimi per ricavarne un maestoso rosso. E tale è questo vino sontuoso, che dopo la lunga fermentazione in acciaio affina in fusti di rovere per un anno. Tre il suo nome dalle foglie di un pero che si trova proprio nel mezzo del vigneto, e un po’ si identifica in lui: un albero umile che si infiamma di meravigliose foglie rosse, così come il vino ha note di semplicità e rusticità sfumate dall’eleganza dovuta alla grande qualità enologica con cui è prodotto.
Abbinamenti
Piatti di selvaggina e stracotto d’asino.
Colore
Gusto
Vino equilibrato, con una bella freschezza e un tannino robusto, ammorbidito dalle note fruttate dei vitigni più storici, la Moradella e il Nibiö.
Come servirlo
Temperatura di servizio: 14° – 16°
Da bere in un calice ampio dopo essere stato lasciato a respirare, può essere bevuto subito come attendere qualche anno in cantina.