Tema del mese

Il vino è poesia: anteprima di febbraio

Un viaggio alla scoperta di come vino e poesia da sempre si corteggiano

I veri intenditori, diceva Salvador Dalì, non bevono vino, degustano segreti.

Migliaia i canti dedicati, una profusione di versi, canzoni, liriche e proverbi, da Omero a Leonardo, dai romani a Galileo, dai poeti maledetti a Neruda: il legame fra l'uomo e il vino affascina e stupisce in ogni epoca come una scoperta che lascia attoniti. Luce, amore, consolazione e verità: attraverso le vene della poesia scorrono vini dolci e aspri, nettari eccellenti per i D'Annunzio e cupe bevande per il poeta di strada. E noi che amiamo il vino, impariamo a conoscere ogni giorno nuovi segreti nella sua poesia. Italo Maffei, che ogni mese seleziona i vini per i nostri percorsi tematici, ci accompagna questo febbraio in un viaggio nella poesia del vino.
1.

L'anima del vino

Per farci trasportare in questo viaggio dell’anima, ho scelto Baudelaire, perché ci regala un tocco lieve e giocoso, come un calice di Lambrusco di Sorbara.

Dentro le bottiglie cantava una sera l’anima del vino:
«Uomo, caro diseredato, eccoti un canto pieno
di luce e di fraternità da questa prigione
di vetro e da sotto le vermiglie ceralacche!
So quanta pena, quanto sudore e quanto sole
cocente servono, sulla collina ardente,
per mettermi al mondo e donarmi l’anima;
ma non sarò ingrato né malefico,
perché sento una gioia immensa quando scendo
giù per la gola d’un uomo affranto di fatica,
e il suo caldo petto è una dolce tomba
dove sto meglio che nelle mie fredde cantine.
Senti come echeggiano i ritornelli delle domeniche?
Senti come bisbiglia la speranza nel mio seno palpitante?
Vedrai come mi esalterai e sarai contento
coi gomiti sul tavolo e le maniche rimboccate!
Come accenderò lo sguardo della tua donna rapita!
Come ridarò a tuo figlio la sua forza e i suoi colori!
Come sarò per quell’esile atleta della vita
l’olio che tempra i muscoli dei lottatori!
Cadrò in te, ambrosia vegetale,
prezioso grano sparso dal Seminatore eterno,
perché dal nostro amore nasca la poesia
che come un raro fiore s’alzerà verso Dio!»

L’anima del vino, da I fiori del male di Charles Baudelaire

Che altro aggiungere? In alto i cuori e cin cin!
Italo Maffei