Tra tutti è inevitabile partire da Salvo Foti, che abbiamo incontrato già nel nostro primo percorso tra i vitigni storici italiani, e che da custode e cantore dell’Etna è il nome che più di tutti viene da associare ai territori vulcanici. Tra tutti, il vino che più parla di un territorio complesso e unico è il Vinudilice, ricavato da viti ultracentenarie coltivate nella vigna più alta d’Europa, a 1300 metri sul livello del mare. Salvo è il nostro produttore del mese, e vi invitiamo davvero a leggere l’intervista che gli abbiamo fatto per scoprire il suo approccio e la sua ricerca dei vini umani.
Ma sull’Etna trova spazio anche una piccola perla, che dal nerello mascalese fa nascere una bollicina stuzzicante e piacevolissima, capace di battersi alla pari con i nomi più blasonati della spumantistica italiana: è Murgo, con il suo fantastico brut rosé.